ARC Main Page Sobibor Storia del Campo

Sobibor - Processi

Ultimo aggiornamento 29 Maggio 2006


Queste ex SS, che prestarono servizio a Sobibor, vennero portate a giudizio nel processo di Hagen del Settembre 1965 e accusate dell’assassinio di Ebrei nel campo di sterminio di Sobibor.

Nome --- Risultato --- Ruolo nel T4

Bolender, Kurt --- Suicida --- Bruciatore
Dubois, Werner --- 3 anni di prigione --- Bruciatore, autista
Frenzel, Karl --- Ergastolo --- Bruciatore
Fuchs, Erich --- 4 anni di prigione --- Autista
Ittner, Alfred --- 4 anni di prigione --- Ufficio T4
Jührs, Robert --- Assolto --- Infermiere
Lachmann, Erich --- Assolto --- ?
Lambert, Erwin --- Assolto --- Costruttore
Schütt, Heinz-Hans --- Assolto --- Capo ufficio
Unverhau, Heinrich --- Assolto --- Assistente alle camere a gas
Wolf, Franz --- 8 anni di prigione --- Fotografo
Zierke, Ernst --- Assolto --- Autista


Prima del suddetto processo, furono processate numerose SS con posizioni chiave a Sobibor, come l’ SS-Oberscharführer Hubert Gomerski, il quale fu arrestato ma assolto in un processo sull’eutanasia, nel 1947. Quando la sua partecipazione nei crimini commessi a Sobibor venne appurata, fu condannato all’ergastolo il 25 Agosto 1950.

Successivamente fu arrestato Johann Klier, SS-Untersturmführer. Sulla base della testimonianza dei sopravvissuti di Sobibor, secondo i quali Klier era una persona che provava compassione per gli Ebrei e segretamente cercò di aiutarli, venne rilasciato.

Uno dei peggiori assassini, l’ SS-Oberscharführer Erich Bauer, capo delle camere a gas, fu riconosciuto nelle strade di Berlino dal superstite Samuel Lerner. L’ 8 Maggio 1950 Bauer fu condannato a morte, ma la pena fu commutata in ergastolo, in quanto la pena di morte era stata abolita.
Bauer morì nella prigione di Tegel a Berlin nel 1980.

Nei processi del 1965/66, gli accusati hanno sostenuto che una volta assegnati ad un campo di sterminio non c’era via d’uscita, citando la dichiarazione di Christian Wirth al personale di Sobibor:
"Se a qualcuno di voi non piace, potete andare, ma sottoterra, non sopra."

Tuttavia i fatti dimostrarono diversamente, come per Klier, che chiese di essere trasferito da Sobibor, e ciò gli fu permesso senza alcuna punizione.

Solo un membro del personale SS di Sobibor, l’ SS-Unterscharführer Werner Dubois, si dichiarò colpevole nella sua testimonianza alla corte di Hagen. Nella sua testimonianza si legge:
"Mi è chiaro che nel campo di sterminio furono commessi omicidi. Ciò che ho fatto è stato solo aiutare nel perpetrare gli omicidi. Se fossi giudicato colpevole, sarebbe giustificabile, l’assassinio è assassinio. Noi siamo tutti colpevoli. Il campo aveva una catena di comando e se un anello della catena si fosse rifiutato di collaborare, l’intero sistema sarebbe crollato... Non abbiamo avuto il coraggio di disubbidire agli ordini."

Franz Stangl, il primo comandante di Sobibor, fu processato per la sua attività a Treblinka. Sobibor venne esclusa per ragioni amministrative.

Alcune delle guardie Ucraine che prestarono servizio a Sobibor vennero condotte a processo in Unione Sovietica, come B. Bielakow, M. Matwijenko, I. Nikifor, W. Podienko, F. Tichonowski, Emanuel Schultz e J. Zajcew. Furono giudicati colpevoli e giustiziati per i loro crimini.

Nell’ Aprile 1963, in una corte di Kiev in cui Sasha Pechersky era il testimone principale del processo, dieci ex guardie Ucraine furono giudicate colpevoli e giustiziate; un’altra fu condannata a quindici anni di prigione.

Un terzo processo fu tenuto a Kiev nel Giugno 1965, dove tre ex guardie dei campi della morte di Sobibor e Belzec vennero giustiziate da un plotone d’esecuzione.


Fonti:

Robin O’Neil. Belzec - The Forgotten Camp
Thomas Blatt. Sobibor - The Forgotten Revolt
Gitta Sereny. Into that Darkness

© ARC 2006