Queste ex SS, che prestarono servizio a Sobibor, vennero portate a giudizio nel processo di
Hagen del
Settembre 1965 e accusate
dell’assassinio di Ebrei nel campo di sterminio di Sobibor.
Nome --- Risultato --- Ruolo nel T4
Bolender, Kurt --- Suicida --- Bruciatore
Dubois, Werner --- 3 anni di prigione --- Bruciatore, autista
Frenzel, Karl --- Ergastolo --- Bruciatore
Fuchs, Erich --- 4 anni di prigione --- Autista
Ittner, Alfred --- 4 anni di prigione --- Ufficio T4
Jührs, Robert --- Assolto --- Infermiere
Lachmann, Erich --- Assolto --- ?
Lambert, Erwin --- Assolto --- Costruttore
Schütt, Heinz-Hans --- Assolto --- Capo ufficio
Unverhau, Heinrich --- Assolto --- Assistente alle camere a gas
Wolf, Franz --- 8 anni di prigione --- Fotografo
Zierke, Ernst --- Assolto --- Autista
Prima del suddetto processo, furono processate numerose SS con posizioni chiave a Sobibor,
come l’
SS-Oberscharführer Hubert Gomerski, il
quale fu arrestato ma assolto in un processo sull’eutanasia, nel
1947. Quando la sua partecipazione nei crimini commessi a
Sobibor venne appurata, fu condannato all’ergastolo il
25 Agosto 1950.
Successivamente fu arrestato
Johann Klier,
SS-Untersturmführer. Sulla base della testimonianza dei sopravvissuti di Sobibor, secondo i
quali Klier era una persona che provava compassione
per gli Ebrei e segretamente cercò di aiutarli, venne rilasciato.
Uno dei peggiori assassini, l’
SS-Oberscharführer Erich Bauer,
capo delle camere a gas, fu riconosciuto nelle strade di
Berlino dal superstite
Samuel Lerner.
L’
8 Maggio 1950 Bauer
fu condannato a morte, ma la pena fu commutata in ergastolo, in quanto la pena di morte era stata abolita.
Bauer morì nella prigione di
Tegel a
Berlin nel
1980.
Nei processi del
1965/66, gli accusati hanno sostenuto che una
volta assegnati ad un campo di sterminio non c’era via d’uscita, citando la dichiarazione di
Christian Wirth al personale di Sobibor:
"
Se a qualcuno di voi non piace, potete andare, ma sottoterra, non sopra."
Tuttavia i fatti dimostrarono diversamente, come per
Klier,
che chiese di essere trasferito da Sobibor, e ciò gli fu permesso senza alcuna punizione.
Solo un membro del personale SS di Sobibor, l’
SS-Unterscharführer
Werner Dubois, si dichiarò colpevole nella sua
testimonianza alla corte di
Hagen. Nella sua testimonianza si legge:
"
Mi è chiaro che nel campo di sterminio furono commessi omicidi.
Ciò che ho fatto è stato solo aiutare nel perpetrare gli omicidi. Se fossi giudicato colpevole,
sarebbe giustificabile, l’assassinio è assassinio. Noi siamo tutti colpevoli. Il campo aveva una
catena di comando e se un anello della catena si fosse rifiutato di collaborare, l’intero sistema sarebbe
crollato... Non abbiamo avuto il coraggio di disubbidire agli ordini."
Franz Stangl, il primo comandante di Sobibor, fu
processato per la sua attività a
Treblinka.
Sobibor venne esclusa per ragioni amministrative.
Alcune delle guardie Ucraine che prestarono servizio a Sobibor vennero condotte a processo in Unione Sovietica,
come
B. Bielakow, M. Matwijenko, I. Nikifor, W. Podienko,
F. Tichonowski, Emanuel Schultz e
J. Zajcew.
Furono giudicati colpevoli e giustiziati per i loro crimini.
Nell’
Aprile 1963, in una corte di
Kiev
in cui
Sasha Pechersky era il testimone principale del processo,
dieci ex guardie Ucraine furono giudicate colpevoli e giustiziate; un’altra fu condannata a
quindici anni di prigione.
Un terzo processo fu tenuto a
Kiev nel
Giugno 1965,
dove tre ex guardie dei campi della morte di Sobibor e
Belzec vennero giustiziate da un plotone d’esecuzione.
Fonti:
Robin O’Neil.
Belzec - The Forgotten Camp
Thomas Blatt.
Sobibor - The Forgotten Revolt
Gitta Sereny.
Into that Darkness
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