STAZIONE DI KOLO
Stazione di Kolo. La fotografia è stata scattata nel 2004.
Le vittime arrivavano in questo luogo. L’edificio non è molto cambiato dagli anni intorno al
1940.
ARRIVO ALLA STAZIONE DI KOLO
Arrivo di un treno con vecchi vagoni ferroviari prussiani, probabilmente dalla Germania o dall’Austria.
Gli Ebrei non sapevano nulla del loro destino. Perciò non si lamentavano quando veniva loro
ordinato di salire sui vagoni della ferrovia secondaria che li portava a Powiercie e infine
a Chelmno, "per lavoro".
Foto: GFH
CAMBIO DI TRENO
Per mezzo di assi di legno la gente saliva sui vagoni della ferrovia a scartamento ridotto. SS e
uomini della polizia aiutavano gentilmente, non mostrando ancora la loro vera faccia.
Foto: ZIH Varsavia
PRONTI PER LA PARTENZA
Una locomotiva a vapore, trainante i vagoni sulla linea a scartamento ridotto, lasciava la stazione
di Kolo, diretta a Powiercie. SS e polizia, armati di fucili, erano posizionate intorno per impedire
tentativi di fuga.
Foto: ZIH Varsavia
VERSO POWIERCIE
Stipati nei vagoni ferroviari, gli Ebrei venivano portati alla stazione di Powiercie, a circa 6 km da Kolo.
Specialmente in inverno le persone pativano per il freddo e la pioggia.
Foto: ZIH Varsavia
RESTI DELLA FERROVIA
I resti della vecchia ferrovia erano visibili ancora nel 2004. I binari
correvano sulla sommità di un terrapieno, da Powiercie a Chelmno. Nel punto in cui la ferrovia
attraversava un piccolo fiume, alcuni pilastri di un ponte in legno esistono ancora. Questa ferrovia era
usata durante la seconda fase di Chelmno, quando il ponticello fu riparato.
ARRIVO A POWIERCIE #1
Il treno fermava in qualche luogo vicino alla stazione di Powiercie. Alle vittime veniva ordinato di
scendere dai vagoni. Poi dovevano marciare per 1,5 km nella foresta verso il mulino del villaggio
di Zawadka, dove trascorrevano la loro ultima notte.
Foto: ZIH Varsavia
ARRIVO A POWIERCIE #2
Talvolta le vittime erano evidentemente trasportate a Zawadka in camion (in parte con rimorchi). Bagagli
pesanti dovevano essere lasciati sul posto, successivamente raccolti dai Tedeschi e portati a Chelmno.