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Podchlebnik |
Mordechai (Michael) Podchlebnik (Podklebnik, Podchlewnik) era un Ebreo del villaggio di
Bugaj, a nord di
Kolo (in Tedesco:
Warthbrücken) e
Chelmno (in Tedesco:
Kulmhof) nel territorio del Warthegau. Nell’ambito
dell’azione mirante a rendere il
Warthegau "
judenrein" (libero dagli Ebrei), così come
il resto del più grande
Reich tedesco, gli Ebrei di molte città e villaggi dell’area vennero
deportati nel campo di sterminio di
Chelmno,
tra Dicembre 1941 e metà Aprile 1942, ed assassinati.
Gli Zingari della zona, anch’essi “
Untermenschen” nella gerarchia razziale tedesca, dovevano
subire lo stesso destino.
Podchlebnik fu prigioniero a
Chelmno durante la prima
fase dell’esistenza del campo di sterminio. Fu selezionato con altri 29 in una retata, intorno all’inizio del
1942. Chiese di lavorare nel
Waldkommando (commando
della foresta), una squadra di scavatori di fosse. Lui e i suoi compagni di prigionia dovettero scavare le
fosse nella foresta, nelle quali furono sepolte le vittime dei
furgoni a gas di
Chelmno (Zingari ed Ebrei). Ogni giorno c’erano circa
8 o 9 trasporti dei furgoni a gas, secondo la relazione del suo compagno
Szlamek Bajler (conosciuto anche con il nome di
Yakov Grojanowski), ognuno dei quali conteneva
circa 50 - 70 corpi.
Solo dopo pochi giorni Podchlebnik scoprì che sua moglie, suo figlio di sette anni e la sorellina
di cinque erano tra le vittime. Sopraffatto dal dolore, domandò di essere ucciso nella stessa fossa
in cui la sua famiglia era stata sepolta, ma una guardia SS si rifiutò: “Tu hai abbastanza
forza, puoi lavorare.”
Podchlebnik è menzionato nella relazione di
Bajler
di
Giovedì 15 gennaio 1942, in quanto si unì a lui nel
dire la preghiera funebre sopra la fossa in cui il fratello e i genitori di
Bajler erano stati sepolti quel giorno.
Podchlebnik alla fine scappò dal
Waldkommando, così come
Bajler.
Bajler fu in seguito deportato a Belzec e gassato.
Podchlebnik sopravvisse alla guerra. Fornì prove al processo
Eichmann nel
1961 a
Gerusalemme.
Fu presente anche nel film di
Lanzmann "Shoah",
in due brevi apparizioni all’inizio.
Fonti:
Gilbert, Martin.
The Holocaust – The Jewish Tragedy, William Collins Sons & Co. Limited, London, 1986
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