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Mordechai Podchlebnik

Ultimo aggiornamento 23 Agosto 2006





Podchlebnik
Mordechai (Michael) Podchlebnik (Podklebnik, Podchlewnik) era un Ebreo del villaggio di Bugaj, a nord di Kolo (in Tedesco: Warthbrücken) e Chelmno (in Tedesco: Kulmhof) nel territorio del Warthegau. Nell’ambito dell’azione mirante a rendere il Warthegau "judenrein" (libero dagli Ebrei), così come il resto del più grande Reich tedesco, gli Ebrei di molte città e villaggi dell’area vennero deportati nel campo di sterminio di Chelmno, tra Dicembre 1941 e metà Aprile 1942, ed assassinati. Gli Zingari della zona, anch’essi “Untermenschen” nella gerarchia razziale tedesca, dovevano subire lo stesso destino.

Podchlebnik fu prigioniero a Chelmno durante la prima fase dell’esistenza del campo di sterminio. Fu selezionato con altri 29 in una retata, intorno all’inizio del 1942. Chiese di lavorare nel Waldkommando (commando della foresta), una squadra di scavatori di fosse. Lui e i suoi compagni di prigionia dovettero scavare le fosse nella foresta, nelle quali furono sepolte le vittime dei furgoni a gas di Chelmno (Zingari ed Ebrei). Ogni giorno c’erano circa 8 o 9 trasporti dei furgoni a gas, secondo la relazione del suo compagno Szlamek Bajler (conosciuto anche con il nome di Yakov Grojanowski), ognuno dei quali conteneva circa 50 - 70 corpi.

Solo dopo pochi giorni Podchlebnik scoprì che sua moglie, suo figlio di sette anni e la sorellina di cinque erano tra le vittime. Sopraffatto dal dolore, domandò di essere ucciso nella stessa fossa in cui la sua famiglia era stata sepolta, ma una guardia SS si rifiutò: “Tu hai abbastanza forza, puoi lavorare.”

Podchlebnik è menzionato nella relazione di Bajler di Giovedì 15 gennaio 1942, in quanto si unì a lui nel dire la preghiera funebre sopra la fossa in cui il fratello e i genitori di Bajler erano stati sepolti quel giorno.

Podchlebnik alla fine scappò dal Waldkommando, così come Bajler.
Bajler fu in seguito deportato a Belzec e gassato. Podchlebnik sopravvisse alla guerra. Fornì prove al processo Eichmann nel 1961 a Gerusalemme. Fu presente anche nel film di Lanzmann "Shoah", in due brevi apparizioni all’inizio.

Fonti:
Gilbert, Martin. The Holocaust – The Jewish Tragedy, William Collins Sons & Co. Limited, London, 1986
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