Il castello di Hartheim (vicino
Linz in Austria) venne costruito
alla fine del XVI secolo. Dal
1793 l’edificio appartenne ai principi
di
Starhemberg. Nel
1898 il
castello di Hartheim venne donato al
Landeswohltätigkeitsverein in Oberösterreich
(Associazione provinciale di carità dell’Austria Superiore), al fine di installare un ricovero
per bambini fisicamente e mentalmente handicappati.
Dopo l’annessione nazista dell’Austria, l’edificio venne espropriato. Nel
1939
il castello fu convertito in un centro di eutanasia dell’
Aktion T4 con
camera a gas e crematorio. Sul versante
occidentale del castello venne costruito un annesso in legno, nel quale le vittime scendevano dagli
autobus, senza essere viste dall’esterno.
Durante il
Maggio 1940 vennero gassati i primi 633 pazienti. Quattro autisti
(fra loro
Franz Mayrhuber e
Franz Hödl) guidavano i grandi autobus grigi dell’organizzazione
Gekrat, che trasportavano le vittime
al castello, dove sparivano all’interno dell’annesso di legno. Dopo essere state gassate ("Bruciatori":
Barbel, Bolender, Mertha, Nohel
e
Vallasta),
i denti d’oro venivano estratti dai corpi. Dopo la cremazione tra le ceneri delle vittime erano ancora visibili delle
ossa, che venivano frantumate e ridotte in cenere con una macina per ossa. Almeno una volta la settimana
un camion lasciava il castello e andava ai fiumi Donau e Traun per spargere le ceneri nelle acque.
Fino all’
Agosto 1941 il numero delle morti nel centro di Hartheim aveva
raggiunto quota 18.269 e più tardi, durante l’operazione
Sonderbehandlung 14f13, vennero
uccise quasi 12.000 vittime. Furono eliminati anche più di 8.000 internati dei campi di concentramento
di
Dachau e
Mauthausen / Gusen.
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Nel 2003 |
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Franz (F) e Bredow (B) ad Hartheim |
Nell’
estate del 1943 Hartheim divenne un dipartimento dell’
Aktion T4,
poichè
Berlino non era più considerata sicura. Un altro
dipartimento venne installato nella struttura di svago dell’
Aktion T4 "Haus Schoberstein" di
Weissenbach, sul lago Attersee in Austria. La popolazione vicina
al castello di Hartheim divenne consapevole delle uccisioni. Sempre, dopo l’arrivo di un autobus grigio,
una nuvola scura appariva da una ciminiera invisibile. Nei giorni con banchi di nubi basse, il fumo si
spargeva sopra la città di Hartheim. Puzzava di carne e capelli bruciati, causando agli abitanti
malesseri fisici. La notizia che molte persone erano state trasportate al castello, ma nessuna lo aveva
lasciato, determinò voci che si sparsero rapidamente. Per calmare la cittadinanza, le autorità
di Hartheim organizzarono incontri di informazione. Agli abitanti fu detto che veniva bruciato dell’olio usato.
Un avvertimento venne emesso contro le persone che divulgavano qualsiasi osservazione.
Durante Dicembre 1944 e Gennaio 1945 alcuni internati del campo di
concentramento di
Mauthausen dovettero smantellare e
rimuovere le installazioni di gassazione. La maggior parte dei documenti venne distrutta.
Dopo la liberazione da parte della terza armata Americana del general
Patton, la squadra di investigazione per i crimini di guerra n.6824, guidata dal maggiore
Charles Dameron, trovò una scatola che conteneva documenti riguardanti l’
Aktion T4. In questi documenti erano elencati i cosiddetti “risparmi”, documentanti le uccisioni.
Più di 70.000 vittime dell’
Aktion T4 "fecero risparmiare" alla Germania più di
885.000.000 di
Reichsmark (oggigiorno circa 3 miliardo di US$).
Nel
1954 le stanze del castello vennero convertite in
appartamenti in affitto.
Un certo numero di membri dell’
Aktion Reinhard furono impiegati ad Hartheim, tra cui
Heinrich Barbl, Rudolf Beckmann (perhaps), Kurt Bolender, Paul Bredow,
Helmut Fischer, Kurt Franz *, Anton Getzinger,
Hans Girtzig, Hubert Gomerski, Karl Gringers, Ferdinand Grömer, Paul Groth, Gottlieb Hering,
Fritz Hirche, Franz Hödl, Erwin Lambert, Hermann Michel, Wenzel Rehwald, Franz Reichleitner,
Karl Richter, Paul Rost, Ernst Schemmel, Franz Stangl, Karl Steubl, Friedrich Tauscher,
Josef Vallasta, Gustav Franz Wagner, Arthur Walther
e
Christian Wirth.
Nel
1969 venne installato un
memoriale nella zona utilizzata
come struttura di uccisione. Il "
Verein Schloss Hartheim" fu fondato nel
1995, con l’obiettivo di chiarire le vicende dell’eutanasia nazista ad Hartheim,
e per trovare un utilizzo adeguato per il castello.
* Si veda la storia fotografica di Franz!
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Hartheim |
Colonna di fumo |
Urna |
Escursione del personale |
Si possono apprendere altre informazioni dalla storia di
Katharina Wohlgenannt, che morì ad Hartheim.
Fonti:
Memoriale di Hartheim
Walter Kohl: "Ich fühle mich nicht schuldig". Wien, 2000
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